La Storia di Sacco e Vanzetti

Caso giudiziario trascinatosi dal 1920 al 1927 che ebbe come protagonisti gli immigrati italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati a morte sulla sedia elettrica per l’omicidio di due uomini durante una rapina in un calzaturificio. La loro esecuzione provocò proteste in tutto il mondo. Il carattere puramente indiziario delle prove addotte contro i due italiani (che erano attivisti anarchici) attirarono sulla corte accuse di faziosità dettata da motivi razziali e politici. La richiesta di riaprire il caso venne sistematicamente rifiutata, anche quando un altro detenuto, condannato a morte, confessò di aver preso parte alla rapina. Solo nell’agosto 1977 il governatore del Massachusetts Michael Dukakis riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo, riabilitando completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.

Sacco e Vanzetti

La Storia di Sacco e Vanzetti

Ferdinando Nicola Sacco nacque a Torremaggiore in provincia di Foggia il 22 aprile 1891. Emigrò in America nel 1908 a soli 17 anni. Si sposò con Rosina Zambelli e trovò lavoro in una fabbrica di calzature a Milford.


Bartolomeo Vanzetti nacque acque a Villafalletto, in provincia di Cuneo, l’11 giugno del 1888. Fece molti lavori, accettando tutto ciò che gli capitava. Lavorò in trattorie, in una cava, in un’acciaieria e in una fabbrica di cordami Conosciuto come uno spirito libero e indipendente. Nel 1919, si mise in proprio facendo il lavoro del pescivendolo fino al momento dell’arresto.

Nel 1916 Sacco e Vanzetti si conobbero ed entrarono entrambi a far parte di un gruppo anarchico italo-americano del Massachusetts. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, entrambi insieme al gruppo anarchico fuggirono in Messico evitando la chiamata alle armi. Ritornarono negli Stati Uniti solo alla fine della guerra.

L’arresto di Sacco e Vanzetti

Nel maggio del 1920 Vanzetti organizzò un comizio, per protestare contro la morte avvenuta molto probabilmente per assassinio dell’anarchico italiano Andrea Salsedo. Insieme a Sacco fu arrestato, perché trovati in possesso di una rivoltella e di una pistola. Pochi giorni dopo furono accusati anche di una rapina avvenuta a South Braintree, un sobborgo di Boston, poche settimane prima del loro arresto. In quell’occasione furono uccisi il cassiere della ditta Slater and Morril, Frederick Albert Parmenter, e una guardia giurata, Alessandro Berardelli.

La condanna

Sacco e Vanzetti furono condannati a morte per omicidio, vittime del pregiudizio sociale e politico. Il tribunale doveva dare una rapida risposta all’omicidio e nel frattempo dare un segnale a tutti gli avversari del governo. I due italiani erano conosciuti per le loro idee politiche, anarchici e per aver partecipato a scioperi e agitazioni.